ESORDIENTI 2001:
JCSC VS
OLIMPIA THYRUS
9 è il numero delle
Muse, nate da Zeus in 9 notti d’amore. 9 è anche simbolo del miracolo in quanto
quadrato di 3, espressione della trinità e del sacrificio di Cristo per la salvezza
degli uomini. Nei Vangeli Gesù è crocifisso alla terza ora, comincia l'agonia
alla sesta e spira alla nona. Il poeta
greco Esiodo nella sua “Teogonia” afferma che 9 giorni e 9 notti è il tempo che
separa il cielo dalla terra e la terra dall'inferno. Nella Divina Commedia 9 è
il numero dei cerchi infernali, come 9 sono pure le sfere celesti del paradiso.
Nella Smorfia, o libro dei sogni, il numero 9 rappresenta i figli mentre 9 sono
i mesi di gestazione per il genere umano. 9 è uno dei numeri perfetti e manco a
farlo apposta i nostri piccoli esordienti quest’anno giocheranno in 9.
Saranno capaci di
ripetere le splendide prestazioni della passata stagione oppure in un
rettangolo di gioco più grande si perderanno come pesci rossi nell’Oceano
Pacifico? Il mister Domenico Puccilli saprà incoraggiarli e correggerli in quel
difficile mix di carota e bastone oppure li inabisserà come palombari in caduta
libera nella Fossa delle Marianne? E loro stessi, sapranno tirare fuori tutta
l’autostima di cui dispongono o al primo rigore sbagliato si deprimeranno come
il gorilla albino nello zoo di Barcellona?
Questi sono i veri interrogativi
della vita. Altro che: “Cosa c’è nell’aldilà?” o “E’ vero che a Dicembre ci
sarà la fine del mondo?”
Per me, se fine del
mondo ci deve essere che fine del mondo sia. Basta che non sia lo stesso giorno
in cui i nostri piccoli esordienti giocano una partita di campionato!
Intanto oggi contro
l’Olimpia Thyrus San Valentino abbiamo vinto in sofferenza (0-0, 0-0, 3-1) e lo
dico subito: questo è un girone da fine del mondo. L’Olimpia è una squadra alla
nostra portata ma ci saranno squadre storicamente più forti della nostra.
Dovremmo essere più attenti e motivati di oggi.
E veniamo alla
cronaca. Su un campo gibboso e storto sul quale il pallone rimbalzava
improvviso come quelle palline di plastica con cui giocavano i nostri figli da
piccoli, abbiamo finito i primi due tempi sullo 0 a 0 e senza, dico senza, un
tiro in porta. La squadra è apparsa stanca e intimorita. Sotto un sole cocente,
che a onor del vero avrebbe tagliato le gambe anche a dei professionisti, i
primi due tempi sono scorsi con la verve di un sonnifero per anziani. Gli otto
ragazzi nuovi, tutti molto bravi e simpatici, si sono ben comportati anche se
ancora devono amalgamarsi al resto della squadra e agli schemi del mister
Domenico “Zeman” Puccilli. Comunque ho notato che tutti, vecchi e nuovi, sul
campo grande debbono ancora trovare le giuste posizioni, i giusti movimenti, i
giusti interventi. Anche il semplice atto di colpire la palla con la testa a
noi non riesce quasi mai. Siamo impauriti, intimoriti, come se al posto del
pallone ci fosse l’animaccia del boia che decapitò San Giovanni Battista.
La tensione che ha
aleggiato nei primi due tempi si è sciolta nel terzo. La squadra si è scrollata
di dosso alcune paure e ha cominciato a giocare come sa: veloce e pungente. Tre
gol dei “soliti noti”, Elia “Bolt”
Picciolini, Kevin “Speedy” Gjoni e Andrea “Trincea” Cestone, hanno portato il
punteggio sul 3 a 0. Solo negli ultimi minuti, la brava squadra dell’Olimpia
Thyrus San Valentino ha meritatamente accorciato con un gol in mischia.
Questi
i nostri ragazzi scesi in campo: Simone “The Bank” Federici, Alessandro “Doppiamandata” Fiorani, Filippo “JamesBond” Brogelli, Federico “Garrincha” Onofri, Andrea “Trincea” Cestone, Edoardo “Julius” Coppari, Gabriel
“Pittbull” Cicogna, David “Classe A+”
Massaccesi, Elia “Bolt” Picciolini, Kevin
“Speedy” Gjoni, Trappetti Edoardo, Acini “Pablito” Tommaso, Rasbici
“Rock’n’roll” Riccardo, Ferri Filippo, Melja Gabriele, Scentoni Leonardo,
Montineri Leonardo.
Ripeto. Ci saranno squadre con il meglio della gioventù
“calcereccia” ternana; dovremmo stare mooolto
in campana. E per campana intendo quella col batacchio. Per ora, bene
così.
0 commenti:
Posta un commento