JCC VERSUS “LA TERNANA” 

 

Nel 1997 comprai un disco appena uscito che poi si è rivelato uno dei migliori album di tutti i tempi. Il disco in questione era “OK COMPUTER” dei Radiohead. Rimase nelle classifiche mondiali per non so quanti anni e da lì germogliò quel seme che fece diventare i Radiohead una grande band di culto. Io lo avrò ascoltato almeno millecinquecento volte.

L’ultima proprio ieri sera;  non appena il disco ha iniziato a suonare mi sono reso conto che erano passati 15 anni da quell’uscita, ma a me sembrava solo qualche mese.

 Abbiamo un’ idea del tempo del calendario che è molto varia: dipende dal nostro passato, da quanto stiamo bene, da ciò che ci aspettiamo per il futuro.  In linea di massima la nostra aspettativa di vita è soddisfacente. Ma per chi  ha superato gli “anta”, basta un battito di ciglia e ci si ritrova con 15 anni in più sul groppone. 

 La bellezza dell’universo è di una ciclicità disarmante: l’alba vista dalla sommità di un monte,  il sorgere della luna, un tramonto estivo, l’onda che si infrange sulla battigia, una rana salta nello stagno e tuo figlio che sorride… Tutto è sempre nuovo, tutto è sempre  bello, tutto è tremendamente breve. Noi siamo qui a guardare la danza del dio Shiva come alla clessidra che a poco a poco perde la sabbia.  Lo scorrere del tempo fa parte della vita. Ma se la farfalla Effimera vive meno di un giorno e la vongola Ming 400 anni noi chi vorremmo essere, farfalle o vongole?

Oggi abbiamo affrontato la squadra più temuta (e io dico più forte) del campionato Pulcini 2001: la Ternana o Giorgio Taddei.

Questa volta ho percepito anche negli altri genitori una sorta di paura interna, di timore misto a rassegnazione. Il timore di sottoporre i propri figli ad un compito più grande di loro e la rassegnazione che niente avrebbe potuto cambiare l’ordine delle cose. Ebbene il campo ha detto che lo JCC se la gioca con tutti. A parte il risultato finale che ci ha visto soccombere per un solo gol di scarto a tempo (mentre io ne prevedevo quattro), ma quello che mi ha più colpito nei ragazzi è la voglia di aiutarsi, di combattere, di non recriminare sugli errori altrui, di non partire battuti con nessuno, in altre parole la voglia di essere squadra.

Grandissime le prove di Simone “The Bank” Federici, Andrea “Trincea” Cestone, David “Classe A+” Massaccesi e Elia “Bolt” Picciolini, questi ultimi due autori di due gol di rara bellezza.  Ma grandi sono state anche le prove di Filippo “JamesBond” Brogelli, Alessandro “Doppiamandata” Fiorani, Gabriel “Pittbull” Cicogna, Federico “Garrincha” Onofri, Kevin “Speedy” Gjoni. Il mister Domenico “Zeman” Puccilli poi ha urlato, incitato, fomentato, aizzato, incoraggiato, rimproverato, raccomandato e sollecitato che a me è parso un ibrido tra un predicatore, un piazzista ed un arrotino. Insomma, una grande e compatta squadra sicuramente foriera di altri comportamenti eroici.

Ma che cosa c’azzecca il discorso iniziale sul tempo? E’ presto detto. A fine partita quando i nostri pulcini sono usciti dal campo, ho voluto guardare da vicino le loro facce. Ho percepito soddisfazione, stanchezza, sana rabbia e felicità. Non erano facce da bambini e nemmeno facce da ragazzo. Erano facce in divenire.

Quando è passato mio figlio ho scattato mentalmente un fotografia. Il tempo cancellerà la faccia che gli ho visto stasera. Non voglio dimenticarla e caldeggio vivamente tutti voi genitori a non farlo. Tra pochissimi anni saranno adolescenti e cominceranno a pretendere le loro libertà: non verranno più al mare con noi, parleranno del papà e della mamma come fossero pezzi di antiquariato e forse ci risponderanno anche male. Io l’ho fatto.

Il tempo passa in fretta che tu sia farfalla o vongola; guarda tuo figlio ora, ascolta quello che ha da dire. Non sarà mai più così.

 Forza ragazzi!
 

 

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